R. Cornelli (2024), È populismo penale? Il contrasto alla violenza di genere nelle società punitive
01 Giugno 2024
Una recente decisione della Corte EDU (Vučković v. Croatia, sentenza 12 dicembre 2023) induce a prestare attenzione a un tema spinoso che nella letteratura criminologica inizia a essere dibattuto e che potremmo sintetizzare con l’espressione “populismo penale femminista”. In estrema sintesi, ci si chiede se il discorso penale-populista che caratterizza i sistemi penali contemporanei abbia finito per caratterizzare anche l’agenda femminista, con due possibili effetti: da un lato, facilitare l’adesione sociale a prospettive neo-retributive che rilegittimano il carcere come unica modalità di fare giustizia anche da parte di movimenti tradizionalmente vicini a posizioni politiche progressiste, dall’altro lato, impoverire la capacità trasformativa delle politiche di genere.
Dopo aver evidenziato come le società democratiche stiano vivendo una svolta punitiva che finisce per manifestarsi anche in alcuni orientamenti della Corte EDU proprio in materia di violenza sulle donne, si discuterà dell’intersezione tra questione penale e questione di genere a partire dagli studi anglosassoni sul populismo penale femminista. L’ampliamento del campo analisi alle forme contemporanee di populismo che vedono nei femminismi una minaccia all’ordine sociale consentirà, d’altra parte, di individuare la concomitanza di tre tendenze che competono nella definizione dell’agenda politica: populismo anti-femminista, femminismo punitivo e femminismo anti-punitivo. Attraverso questa griglia interpretativa si forniranno alcuni spunti per leggere la realtà italiana in modo più complesso di quanto si sia indotti a fare applicando il solo concetto di populismo penale femminista.
Il contributo è pubblicato in GIURISPRUDENZA ITALIANA. - ISSN 1125-3029. - 176:4(2024), pp. 980-988.