CRIMe
Centro di Ricerca in Criminologia e Politiche Pubbliche dell’Università degli Studi di Milano

Nato per promuovere uno spazio di confronto plurale e collettivo, il Centro sviluppa percorsi di ricerca inter-disciplinare che, partendo dalla criminologia, si rivolgono alle politiche pubbliche a livello locale, nazionale e internazionale. Fare criminologia a CRIMePO significa mettere in dialogo diversi saperi e innovare i metodi di ricerca. Significa anche porsi in stretto rapporto con decisori politici, operatori e comunità al fine di costruire società più giuste. I progetti di CRIMePO intrecciano lo studio di tematiche criminologiche – come la sicurezza, la criminalizzazione, la giustizia penale, la violenza e la vittimizzazione – con le grandi questioni della pace, della giustizia sociale e della democrazia.

ePO
Iniziative per la città

ePO raccoglie le iniziative di CRIMePO volte a promuovere l’incontro tra la ricerca criminologica e le politiche pubbliche. Con la rubrica Commenti&Opinioni e la sezione Iniziative, intendiamo dare visibilità a progetti e attività in cui siamo impegnati, che riguardano la politica, la società e la città.

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LINEA DI RICERCA

Osservatorio sulla legislazione penale e della sicurezza

L’Osservatorio lavora a un database, in continuo aggiornamento, utile a conoscere i numeri, le tipologie, i contenuti e, in senso più ampio, la portata degli atti legislativi di stampo punitivo approvati dal legislatore italiano; si propone, inoltre, di redigere annualmente un resoconto sull'evoluzione della normativa penale e della sicurezza in Italia.

DETTAGLIO
PSR

L'uso della forza e i suoi limiti in ambito penitenziario

La ricerca, finanziata su fondi PSR dall'Università di Milano, intende approfondire la problematicità dell’uso della forza in ambito penitenziario attraverso l'ascolto delle esperienze e dei vissuti di operatori e operatrici

DETTAGLIO
PRIN PNRR

Le determinanti delle politiche di sicurezza urbana

Il progetto mira a individuare le ragioni dell'affermazione negli ultimi trent'anni di politiche di sicurezza sempre più punitive. In particolare vengono sottoposti a verifica empirica i modelli bottom-up (le politiche come risposta a una richiesta dei cittadini) e top-down (le politiche come strumento di élites per orientare l'opinione pubblica) per comprendere quale sia maggiormente esplicativo della realtà italiana

DETTAGLIO
PRIN 2022

Polizie e giovani con background migratorio nel quartiere San Siro di Milano

Lo studio affronta la relazione tra giovani con background migratorio e polizie, attraverso una metodologia di ricerca mista nel quartiere di San Siro a Milano

DETTAGLIO
Jun 202025
10:30 La presenza mafiosa in Lombardia

La presenza mafiosa in Lombardia

Sala Lauree – Università degli Studi di Milano, Via Conservatorio 7, Milano

“Adescatori”, gay e ideologia di genere: perché la reazione legislativa anti-LGBTQIA+ rappresenta una forma di panico morale e perché i criminologi dovrebbero interessarsene

L’articolo “Groomers, gays, and gender ideology: Why the anti-LGBTQIA+ legislative backlash is a moral panic and why criminologists should care” analizza la reazione normativa anti-LGBTQIA+ attraverso il concetto di “panico morale”.

Etnia, detenzione e fiducia nella polizia e nei tribunali: evidenze da un’indagine internazionale

L’articolo “Ethnicity, Imprisonment, and Confidence in Police and Courts: Evidence from an International Survey” presenta uno studio volto ad analizzare le disparità etniche nella fiducia nelle istituzioni, con particolare riferimento alla polizia e ai tribunali.

Polizia e democrazia: un rapporto problematico?

Tommaso Greco propone una riflessione sul recente volume di Michele Di Giorgio, mettendo a fuoco la complessità e le tensioni del rapporto tra polizia e democrazia.

Assolta l’attivista iraniana Maysoon Majidi dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare

Con l’articolo “Assolta l’attivista iraniana Maysoon Majidi dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare. Le motivazioni della sentenza, nel quadro della criminalizzazione dei c.d. migranti-scafisti”, Stefano Zirulia analizza una recente e significativa pronuncia del Tribunale di Crotone in materia di applicazione dell’art. 12 del Testo unico sull’immigrazione (d.lgs. 286/1998).

Commenti&Opinioni

I social media come spazio di (de)umanizzazione della popolazione palestinese

In riferimento al genocidio in corso a Gaza, si propone una riflessione sul ruolo dei social media come spazi di resistenza discorsiva, evidenziando la loro funzione nel contrastare le retoriche disumanizzanti dominanti e nel restituire visibilità, voce e dignità a soggetti sistematicamente marginalizzati dalle rappresentazioni istituzionali del conflitto.

Profilazione razziale e polizie: la richiesta del Consiglio d’Europa è un’occasione da non perdere

A partire dalla richiesta del presidente della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) del Consiglio d’Europa di condurre uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle attività di polizia in Italia, il contributo propone una riflessione critica sui concetti di razzismo istituzionale, profilazione razziale e il ruolo delle polizie, adottando come chiave interpretativa la nozione di soglia di accettazione del razzismo. Il testo sottolinea, inoltre, la necessità di avviare anche in Italia ricerche sui fermi e i controlli di polizia nei confronti delle minoranze etniche, accogliendo l’invito del Consiglio d’Europa.

Rileggere il caso De Maria alla luce del prisma fiduciario

A partire dal caso di Emanuele De Maria, di cui molto si sta discutendo in questi giorni, il testo induce a riflettere sul fatto che i dati incoraggianti relativi agli affidamenti con esito positivo non possono "guarire" il dolore delle vittime e dei loro cari ma, d'altra parte, indicano chiaramente che ogni riforma del sistema penitenziario non può prescindere dalla dimensione fiduciaria.

Baby gang: un’etichetta che fa più rumore che chiarezza

Il webinar “Giovani, disagio e criminalità. Quali politiche degli Enti Locali”, che ora è possibile rivedere in streaming sul sito di Avviso Pubblico, è stato l’occasione per affrontare un tema di grande attualità e ampiamente discusso a livello politico-mediatico, quello delle baby gang, provando a fornire chiavi di lettura più attente a ciò che accade nei diversi territori e spunti per elaborare politiche innovative.