NOTIZIA

Un’alternativa di giustizia riparativa per i sopravvissuti alla tratta

03 Giugno 2025



L’articolo in lingua inglese di Stephanie Richard e Suzanne S. La Pierre “Un’alternativa di giustizia riparativa per i sopravvissuti alla tratta: la necessità di un approccio collaborativo per l'istituzione di un programma pilota basato sui bisogni espressi dai sopravvissuti”, pubblicato sulla Connecticut Law Review, analizza criticamente l’attuale strategia statunitense nella lotta contro la tratta di esseri umani, ponendo al centro un approccio basato sulla giustizia riparativa.

Secondo le autrici, il sistema attuale, incentrato sull’arresto e sulla punizione dei trafficanti, comporta gravi conseguenze per i sopravvissuti, costretti a testimoniare contro i propri aguzzini e spesso rivittimizzati all’interno del processo penale. Inoltre, esso sottrae risorse fondamentali ai programmi di assistenza e contribuisce ad aggravare il problema della sovrappopolazione carceraria. L’articolo propone quindi un cambio di paradigma: l’adozione di programmi pilota ispirati ai principi della giustizia riparativa, già positivamente sperimentati in altri contesti di crimini violenti. Questi progetti, sviluppati in collaborazione tra sopravvissuti, forze dell’ordine, pubblici ministeri, agenzie governative e operatori dei servizi di supporto, si basano sull’ascolto diretto dei bisogni espressi dai sopravvissuti e mirano a restituire loro autonomia e dignità. 

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