Assolta l’attivista iraniana Maysoon Majidi dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare
09 Giugno 2025
Con l’articolo “Assolta l’attivista iraniana Maysoon Majidi dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare. Le motivazioni della sentenza, nel quadro della criminalizzazione dei c.d. migranti-scafisti”, pubblicato su Sistema Penale, Stefano Zirulia, professore associato di diritto penale presso l’Università degli Studi di Milano, analizza una recente e significativa pronuncia del Tribunale di Crotone in materia di applicazione dell’art. 12 del Testo unico sull’immigrazione (d.lgs. 286/1998).
Il contributo ricostruisce i fatti oggetto del procedimento e le motivazioni della sentenza di primo grado, con la quale l’imputata è stata assolta dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare “per non aver commesso il fatto”.
Zirulia coglie l’occasione per riflettere in maniera più ampia sulla norma di cui all’art. 12 del T.U. Immigrazione, evidenziandone la formulazione eccessivamente generica e la tendenza a ricomprendere condotte molto diverse tra loro (ivi compreso chi fornisce un mero aiuto) sotto un’unica incriminazione, con conseguenze sanzionatorie sproporzionate e potenzialmente discriminatorie.
La sentenza viene letta come un primo tentativo, da parte della giurisprudenza, di porre un argine all’uso distorto di tale fattispecie penale. L’auspicio espresso è che questa direzione possa essere seguita anche dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, prossima a pronunciarsi sul caso Kinsa, a fronte dell’inerzia finora mostrata dai legislatori, tanto a livello nazionale quanto europeo.
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